COVID-19

Influenze influenzabili

By Luke

 

 

Le locuste in Africa.

I cieli, le acque, i ghiacciai, tutto si tinge di rosso.

Il terremoto piega l’Albania, il vulcano scuote la Nuova Zelanda, le bombe d’acqua e le siccità cambiano la morfologia dei paesi, le persone sono obbligate a lasciare in massa le loro terre.

Le strade, i ponti, le gallerie cadono a pezzi.

Gli incendi divampano, la biodiversità dell’Australia va in fumo.

Gli orsi polari si mangiano tra di loro, le iguane cadono gelate dagli alberi e i pesci e rettili marini hanno il mercurio nel sangue e la plastica nello stomaco.

Che dire… La morte dei primogeniti maschi non è contemplata solo perché non farebbe notizia dato lo scarso livello di natalità.

 

 

Così iniziano gli anni ’20 del XXI secolo, e così verranno descritti quando qualcuno chiederà spiegazioni sulle cause della sua contemporaneità.

Questi sono i tempi del biossido di carbonio nell’aria, dell’acqua dolce in quella salata.

Sono i tempi dell’energia pulita, delle macchine elettriche alimentate con le centrali a carbone, dei bambini del terzo mondo mandati a morire nelle viscere delle montagne per estrarre il cobalto e il litio con cui si fanno le batterie.

Sono i tempi delle isole che si immergono, mentre quelle fatte con i rifiuti galleggiano benissimo come quegli st***zi che le hanno generate.

Sono i tempi della globalizzazione, dei doveri implorati a mani giunte e dei diritti “rimodernati”, che poi è un eufemismo fascista per dire “tranciati di netto”.

Sono i mesi, i giorni, le ore della disoccupazione.

La disoccupazione…

Una parola capace di prendere tutto questo tempo e di renderlo insignificante; lo sanno bene i disoccupati a cui è stato allegramente fottuto il futuro. Oops, […allegramente fot***o il futuro].

 

Lo so, troppa verità tutta insieme mi fa sembrare cattivo. Qualcuno là in fondo ha detto catastrofista? No, volevo solo fare una premessa. Infatti è in questo clima permeato dall’amore e dall’amicizia che arriva il virus.

 

Siore e siori, direttamente dal paese del Sol Levante, dove la dittatura schiaccia la popolazione costringendola a svolgere i lavori di altre nazioni, e la popolazione si ribella mangiando crudi tutti quegli animali che hanno un numero non convenzionale di zampe, occhi, corni, e artigli,

  il Covid-19.

 

Bene – dico io – non riesco mai a soddisfare completamente il mio fabbisogno cinese. Tutto quello che ho in casa, costoso o economico che sia, arriva dalla Cina, e questo poi è Gratis.

Comunque si fa grigia, perché gli effetti della nuova calamità non saranno affatto piacevoli.

Non vi angoscerò dicendovi che se avete sofferto la crisi economica del 2009, questa vi terrà tranquillamente sotto braccio fino alla fine dei vostri giorni.

Non vi annoierò parlandovi dell’aspetto romantico che si cela nell’immolare gli anni migliori della propria vita in nome delle scelte che ha fatto qualcun altro.

E soprattutto non starò qui ad elencare le vittime del contagio, visto che sono quasi tutte anziane ed affette da altre patologie, ed è tassativo oramai che nessuno ha compassione per qualcosa che non sia un animale domestico o una persona.

Come dite? Gli anziani sono persone? E’ molto strano, pensavo di aver capito dai notiziari che la spintarella di un microrganismo tra le braccia dell’Onnipotente fosse meno importante per chi era già lì lì per schiattare.

Però hanno un sacco di rughe. Siete proprio sicuri che siano persone?

Forse ho afferrato il problema… Devo essere caduto nella retorica usata dai media. Come funziona?

Ma oggi le voci che sento nella testa mi fanno delle domande proprio interessanti!

E’ un po’ come fare un cruciverba, prima viene descritta una situazione, e poi arrivi a dedurre la parola che ti viene fatta intendere, ma che però non viene detta, se no finisce il gioco. Con quella parola ricamerai il tuo nuovo stato d’animo, che potrai indossare e sfoggiare in tutte le occasioni mondane.

Questo è quello che mi è rimasto dopo una seduta di telegiornalerapia.

“Siamo a millemila contagi! Le mascherine non servono ad un c***o e sono esaurite! La Cina ha bisogno di mascherine, la gente fa ore di coda per comprare le mascherine, quelle che non servono ad un c***o! Qualcuno sa dirmi dove posso trovare delle mascherine? Non mi servono ad un c***o! Non fatevi prendere dal panico della pandemia MA PER L’AMOR DIDDIO SI SALVI CHI PUO’!

“Il virus lo beccano un po’ tutti ma a lasciarci il piumino sono solo i vecchi. Mhn. Quindi il prossimo anno se invito l’Italia a cena posso apparecchiare in cucina, ok.”

“Pan-de-mia… si, mi torna, il panda sta in Cina.”

E poi d’un tratto, ecco che scatta il meccanismo, il clistere bollente di terrore, rabbia e confusione inizia a fare effetto introiettando tutta una serie di concetti insensati, come “gli anziani sono zavorra”, “i meridionali sono mafiosi” o “Pierpaolo, prendi il moschetto! Gli stranieri ci invadono!”. La regia ha spostato il riflettore, e noi tutti lì a guardare gli inviati che vengono ripresi mentre parlano al telefono con zio Piero che c’ha il virus e che sta bene, ma che per via della quarantena si ritrova a pulirsi il culo con le foglie di fico perché ha finito la carta. Così, come se nulla fosse, l’attenzione viene distolta ancora una volta da altri problemi, quelli che si fanno sempre più presenti nella quotidianità e che peggiorano in maniera esponenziale. Sto parlando delle catastrofi generate dai cambiamenti climatici (vedi sopra).

Tra l’altro ditemi un po’, come vi sentite ad essere prigionieri del vostro Paese? Dì, parlo con voi! Salvini tra i Meloni! Continuate a volerli chiusi i porti ora che mezzo mondo vede gli italiani come appestati?

Fatemi indovinare, per qualcuno devono essere aperti, e per altri – quelli discriminabili attraverso espressioni colorite – chiusi! Ahhh Bricconcelli! La strana concezione di chiusura che avete rientra perfettamente nella vostra chiusura mentale, stesso discorso vale per le case chiuse. Mi viene in mente quel dibattito televisivo tra un bigotto e due prostitute di qualche anno fa. Lui rivoleva le case chiuse perché non sopportava l’idea di vedere le prostitute per strada, e queste, probabilmente riconoscendo nelle sue parole l’alibi del cliente medio, gli risposero così:

 <Fate come i cattolici! Ci volete protette e pronte alla sera, pulite per i vostri usi, e di giorno nascoste, chiuse dentro perché fuori creiamo fastidio!>.

Il discorso è interessante, vi lascio un link (l’intervista è verso la fine)

 

https://www.raiplay.it/video/2018/11/Quante-storie-342112f7-f9eb-44f2-956f-81232c8be6c8.html

 

Se pensate seriamente che una cosa smetta di esistere quando non la si vede, allora dovreste abbandonare la Fede ed evitare di farvi vedere in Chiesa tanto per cominciare. La vostra presenza è altrettanto fastidiosa.

Non è meravigliosa quella sensazione di calore che si prova quando qualcuno soffia sulle braci della coscienza?

Ma torniamo al Corona Virus. L’altra mattina, al telegiornale è stato fermamente consigliato di credere alla Scienza. In seguito, nello stesso notiziario, è stato riportato che per il Ministero della Salute le persone contagiate erano 650, mentre per l’Istituto Superiore della Sanità 282.

Ora, presupponendo che in entrambi i casi a fare i conti siano stati contemplati “uomini di scienza”, come la mettiamo?

Brodaglia di merluzzi! Lavorate per il vostro amico immaginario a cui non dovete nessuna spiegazione perché è tanto innamorato di voi da capirvi con un solo sguardo, o piuttosto per un popolo che vi paga lo stipendio e non ha un c***o di meglio da fare che prestarvi attenzione?

Non ho una risposta in merito, ho riportato i dati per arrivare a dire che abbiamo un problema. Un altro. Mi pare, di grazia, che ultimamente la Sig.ra Scienza venga usata un tantinello col meccanismo del Deus ex machina, chiamata a scendere dal cielo per sciogliere l’intreccio critico di un dibattito o per accreditare le tesi di una propaganda con uno schiocco di dita. E’ sufficiente dire “…non sono io a dirlo, è la Scienza!” per dimostrare che chiunque altro non la pensi allo stesso modo è – de facto – un ciarlatano.

Bene, vediamo di finirla perché è un alibi scontato che denota un disimpegno da far vomitare, senza parlar del fatto che è paradossale.

Regia, mi date una musichetta alla Piero Angela? Grazie!

La Scienza è una ricerca che mira alla verità, non la verità. I suoi valori fondamentali sono saldi e mai definitivi, questo perché la scoperta è evoluzione, è cambiamento, un elemento fondamentale poichè sebbene la verità sia inarrivabile, resta a poco a poco avvicinabile.  

Purtroppo, sono troppi gli scienziati che oggigiorno lottano per avvalorare le loro tesi col solo scopo di compiacere l’ego e il portafogli piuttosto che farlo nel nome del progresso, ed altri invece, nonostante siano perfettamente consapevoli degli errori contenuti nelle loro ricerche già pubblicate, restano in silenzio calzando con incredibile naturalezza l’autorità che gli viene riconosciuta.

Vorrei far presente a lor signori che di Dio-scienziato ne abbiamo già uno, si chiama Dr. Manhattan, è tutto blu e va in giro nudo, quindi diamoci una calmata. Ricordatevi poi che quando siete in vena di fare la ruota del pavone, sono in molti a sapere come vanno veramente le cose.

Vi segnalo anche questo breve servizio.

 

https://video.lastampa.it/rubriche/secondo-noi/guerra-tra-scienziati-sul-coronavirus-la-trasparenza-e-fondamentale-se-si-intende-rimanere-una-democrazia/110567/110574

 

E’ fatto da persone rispettabili, mica da un pirata della rete che mangia burro d’arachidi al buio ogni volta che è giù di morale, cioè troppo spesso, quindi dategli un’occhiata.

Per concludere con ‘sto virus, non abbiamo nulla da temere finchè ci sarà il Governo con le manovre anti-contagio:

  1. I ristoranti avranno l’obbligo di rimanere chiusi mentre i bar potranno restare aperti.
  2. Le partite di Serie A saranno rinviate mentre la Serie B può giocare a porte aperte.
  3. Le scuole dovranno rimanere chiuse mentre gli uffici potranno restare aperti.

<Mamma, ma se prendi il virus al lavoro e lo porti a casa, perchè io devo restare a casa da scuola?> Questa la preziosa testimonianza dell’unico bambino d’Italia senza videogiochi, internet e tv.

E’ chiaro che la strategia per arginare il problema consiste nel tentativo di confonderlo. Comunque l’unica cosa che si tenta davvero di evitare è il panico da informazione. Tra le cose di cui si preferisce non parlare ricordiamo i 5000 posti in terapia intensiva per una popolazione di 60,48 milioni di persone (5000 totali, non a disposizione per l’epidemia), e un leggendario buco nell’organico nella Sanità allargato con forza brutale dall’entrata in vigore di Quota 100. Oddio, sempre meglio che doversi curare negli Stati Uniti, comunque. Zio Sam, davvero chiedi da 1000 a 4000 dollari per un tampone?! WTF?!?

Insomma, che ve ne siate accorti o meno siamo stati derubati, chi è preoccupato per la borsa, chi per la vita.

Forse sarebbe bene chiedersi quale possa essere il significato di vita e di denaro considerato il contesto. Senza una presa di posizione che metta al centro la collettività saremo sempre lì a stupirci come dei rincoglioniti quando d’inverno un po’ di pioggia si porta via un paese, o quando d’estate le città metropolitane arrivano a bersi i laghi, quando arriva il momento di pagare la puntualissima tassa per tirare su le mutande a Roma, o quando qualche poveraccio muore a Taranto per l’inquinamento.

La verità è che non abbiamo nessuna idea del concetto di priorità, lo dimostra la corsia privilegiata che dedichiamo alle grandi opere come la TAV o la TAP, nessun rispetto per noi stessi e per i nostri figli finchè preferiamo pagare una multa piuttosto che fare uno scontrino, e la cosa peggiore nessuna voglia di cambiare. 

Mentre nutro la segreta speranza che ci sia qualcuno tra voi capace di rendere questo mondo un posto migliore, sono costretto ad invitare tutti quanti a lavarsene le mani. Ma badate che è solo per una questione d’igene, in fondo c’è sempre il virus in giro.

Ascoltiamo l’unico consiglio che la Ricerca tutta, la stessa che a fine anno viene a chiedere i fondi, è stata capace darci.

Riguardatevi,

LK

16 thoughts on “COVID-19

  1. Here (Virginia) so far there have been 103,000 cases and 2,350 confirmed deaths. The situation is worse than that reported by the media.

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  3. Italia di Cavalieri, di Conti, di Draghi… Viviamo una favola perchè siamo incapaci di affrontare la realtà.

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